Presso la sala polifunzionale della sede di Artwood Academy, si è svolto venerdì 12 gennaio l’evento di presentazione della mostra, promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro e dalla Fondazione Censis, “La grande inquietudine. Péguy e la città armoniosa”, che rimarrà esposta fino al 18 gennaio 2024.
L’evento ha visto gli interventi di:
Simona Tironi (Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia), Lorenzo Ornaghi (Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Costruiamo il Futuro), Claudio Feltrin (Presidente di FederlegnoArredo). Hanno portato il loro saluto Giovanni Anzani (Presidente di Artwood Academy), Laura Ferrari (Sindaca di Lentate), Stefano Meroni (Presidente della BCC di Barlassina, che ha collaborato alla realizzazione dell’iniziativa) e Maurizio Lupi (Presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro).
Artwood Academy è una scuola di alta formazione del settore del legno arredo a Lentate, che vede la sinergia sistemica di tutti gli attori del settore, aziende, enti formativi, istituzioni.
Opera con percorsi IeFP, IFTS e ITS, formando ogni giorno centinaia di ragazzi che vogliono intraprendere una strada nel settore del legno arredo e della falegnameria contemporanea.
Durante l’evento gli ospiti hanno potuto vedere e toccare con mano la qualità dei manufatti prodotti all’interno di Artwood Academy, osservando gli studenti all’opera e seguendoli nella realizzazione di prototipi e manufatti in legno.
Così parla della mostra Angelo Candiani, presidente DG di Artwood Academy: “La mostra “La grande inquietudine. Péguy e la città armoniosa” tratta il tema dello sviluppo della persona e della società in un periodo di forte cambiamento, sviluppo che passa inevitabilmente dal recupero del senso della vita e quindi del lavoro, della scoperta di un luogo dove ognuno può trovare il suo spazio e il suo tempo, nessuno escluso.”
Per la mostra, presentata al Meeting di Rimini nell’estate del 2023, gli studenti di Artwood Academy sono stati coinvolti nella realizzazione di una sedia in legno alta 3 metri, ispirata al progetto di una sedia che gli studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano hanno concepito rifacendosi al Tavolo Reale di Carlo Mollino.
La mostra è oggi allestita all’interno della Sala Polivalente di Artwood che contiene la Collezione Permanente del Salone Satellite, dove è possibile vedere esposti gli oggetti più rilevanti presentati nella rassegna milanese dedicata ai giovani designer di tutto il mondo, dal 1997 ad oggi.
Il Presidente Artwood Academy Giovanni Anzani ha posto l’accento sul concetto di accademia.
“L’Accademia è un luogo dove si impara, dove si fa formazione, dove si trasmette questa cultura che è nostra. In un territorio come questo, dove la tradizione per la manifattura è storicamente riconosciuta, questa realtà è un luogo dove l’eccellenza e qualità si apprendono ogni giorno attraverso l’incontro con veri maestri ebanisti che passano la loro conoscenza e la loro passione, formando persone creative e competenti. Abbiamo la missione di attrarre i giovani, formarli, perché rappresentano il futuro delle nostre imprese artigianali e industriali.”
L’assessore Simona Tironi ha puntualizzato l’importanza degli ITS: “Sono Fondazioni create e sostenute da aziende, da imprese, ed è questa l’evoluzione nel mondo della formazione. Il portare sempre di più non la scuola all’interno delle aziende, ma l’azienda all’interno della scuola. Questo noi continueremo a farlo. Per farlo continueremo a investire. Per noi non è un capitolo di spesa, ma di investimento.”
Il Prof. Ornaghi ha concluso così il suo intervento di presentazione:
“Ci accorgiamo che quasi siamo costretti a lavorare per parti, e sembra che le società siano incapaci di collegare le parti e di raggiungere e perseguire quel bene comune, che Péguy poneva come finalità di questa sua città armoniosa. Siamo costretti a lavorare per parti in queste condizioni storiche […] Ma qualcosa consente di superare la disillusione e la fatica, ed è che mettendo assieme le parti, anche magari con forme di federazione pur provvisorie perché realizzate con finalità molto concrete e molto chiare, noi tutti ci rendiamo responsabili di quel che accadrà nel futuro immediato, e possiamo dare un senso al nostro impegno e alla nostra esistenza.”
Il Presidente di FederlegnoArredo Feltrin, collegandosi al brano di Péguy che descrive il valore del lavoro ben fatto ne ha citato l’attualità: “Per la mia famiglia fondare e sviluppare un’azienda era un sì un sogno, ma un sogno percepito come realizzabile. Non eravamo spinti dal miraggio del guadagno o dall’ambizione del successo, ma dal desiderio di fare un bel lavoro. Oggi sembra che la gente abbia perso la speranza, sembra che i sogni siano tutti irrealizzabili, per cui le persone non hanno più stimoli, hanno smarrito il senso di ciò che fanno. Il nostro compito di imprenditori, insieme a chi fa formazione e alle istituzioni, è ridare speranza e questo passa anche attraverso la valorizzazione del lavoro manuale, espressione della capacità di realizzare qualcosa di bello, di buono, di utile”.
Clicca sui documenti per scaricarli: