La sostenibilità è una delle sfide più urgenti del nostro tempo e il settore dell’edilizia si sta rapidamente adattando per rispondere a queste esigenze. In questo contesto, il legno emerge come protagonista assoluto della bioedilizia, grazie alle sue caratteristiche ecologiche, estetiche e funzionali. Questo materiale naturale non solo rappresenta una soluzione versatile per la progettazione architettonica, ma è anche un alleato fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Scopriamo come il legno stia rivoluzionando il mondo delle costruzioni sostenibili e quali sono i vantaggi che offre a livello ambientale, sociale ed economico.
Il legno è una risorsa naturale, rinnovabile e biodegradabile. A differenza di materiali tradizionali come il cemento o l’acciaio, la produzione del legno richiede un consumo energetico significativamente inferiore. Inoltre, il legno è in grado di assorbire CO2 dall’atmosfera, immagazzinandola per tutta la durata del suo ciclo di vita. Questo processo, noto come sequestro del carbonio, lo rende un materiale a “emissioni negative”.
L’adozione del legno nelle costruzioni rappresenta quindi una scelta responsabile e strategica per ridurre l’impronta ecologica dell’edilizia.
La bioedilizia è un approccio progettuale che mira a minimizzare l’impatto ambientale degli edifici durante tutto il loro ciclo di vita, dalla progettazione alla demolizione. Il legno si integra perfettamente in questa filosofia grazie alle sue numerose proprietà:
Gli edifici realizzati in legno offrono un eccellente isolamento termico, che consente di ridurre il consumo energetico per il riscaldamento e il raffreddamento. Grazie alla bassa conducibilità termica, le pareti in legno garantiscono una dispersione minima del calore, migliorando il comfort abitativo e riducendo i costi delle bollette.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il legno strutturale moderno è estremamente resistente. Grazie a trattamenti tecnologici e alla produzione di materiali innovativi come il legno lamellare e il CLT (Cross Laminated Timber), oggi è possibile costruire edifici in legno che resistono per secoli e soddisfano rigorosi standard antisismici.
Il legno è un materiale leggero, flessibile e facile da lavorare, il che riduce i tempi di costruzione rispetto ai materiali tradizionali. Gli edifici prefabbricati in legno possono essere assemblati rapidamente, con un risparmio significativo sui costi di manodopera.
Un esempio iconico di bioedilizia è il Bosco Verticale a Milano, progettato dall’architetto Stefano Boeri. Sebbene non sia interamente in legno, questo progetto rappresenta un’innovazione nell’uso di materiali sostenibili e nella progettazione di edifici a basso impatto ambientale. Il Bosco Verticale è diventato un modello internazionale per lo sviluppo urbano ecologico.
Il Mjøstårnet, situato a Brumunddal, è l’edificio in legno più alto al mondo, con i suoi 85,4 metri di altezza. Costruito utilizzando legno lamellare, questo grattacielo dimostra le potenzialità del legno nelle costruzioni moderne e sfata il mito che il legno sia adatto solo a piccole strutture. (Fonte: Mjostarnet Official – link: https://www.mjostarnet.com/)
Adottare il legno nella bioedilizia non significa solo costruire edifici esteticamente gradevoli, ma anche generare un impatto positivo sulla società e sull’economia.
L’uso del legno contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra, il consumo di energia e la produzione di rifiuti. Inoltre, gli edifici in legno sono riciclabili al termine del loro ciclo di vita.
Il legno è un materiale naturale che regola l’umidità interna degli ambienti, creando un microclima salubre. Inoltre, la sua texture e il suo colore caldo migliorano il comfort psicologico di chi vive o lavora in questi spazi.
Promuovere l’uso del legno nella bioedilizia favorisce lo sviluppo dell’industria del legno, in particolare in aree ricche di foreste e tradizioni artigianali come la Brianza. Questo genera posti di lavoro e sostiene l’economia locale, rispettando i principi della sostenibilità.
La crescente domanda di costruzioni sostenibili e la necessità di ridurre l’impatto ambientale delle città stanno spingendo l’industria edilizia verso un maggiore utilizzo del legno. Si prevede che entro il 2030, il mercato globale del legno strutturale raggiungerà un valore di circa 105 miliardi di dollari. (Fonte: Grand View Research, 2022 – link: https://www.grandviewresearch.com/)
Le innovazioni tecnologiche, come i nuovi trattamenti ignifughi e i pannelli in CLT, permetteranno di costruire edifici ancora più alti e resistenti. Inoltre, il legno giocherà un ruolo chiave nella realizzazione delle smart cities, dove sostenibilità ed efficienza energetica sono prioritarie.
Il legno rappresenta il futuro della bioedilizia. Grazie alle sue caratteristiche naturali, alla sua capacità di ridurre l’impatto ambientale e alla sua versatilità, è destinato a diventare il materiale di punta per la progettazione di edifici sostenibili. Investire nel legno significa investire in un futuro più verde e rispettoso dell’ambiente, in linea con gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile.
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