Un territorio d’eccellenza al Salone del Mobile
La Brianza si prepara a brillare ancora una volta nella vetrina internazionale del design: il Salone del Mobile di Milano, giunto alla 63ª edizione e in programma dall’8 al 13 aprile a Rho Fiera, sarà l’occasione per mostrare il talento e la qualità del settore legno-arredo. Tra i protagonisti, spiccano aziende simbolo del made in Italy, come Flou, Meridiani, Flexform e Minotti, che hanno portato il nome della Brianza nel mondo.
Secondo Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, il ruolo delle aziende brianzole nel settore è ancora centrale:
“Non è un caso che il Salone sia a Milano, espressione di un primato che la Lombardia si gioca con altre regioni. In questo quadro, la Brianza ha un ruolo prevalente grazie ai marchi storici e all’export, che rappresenta oltre il 50% del fatturato.”
Il comparto del mobile è una delle tre grandi eccellenze del made in Italy, insieme alla moda e all’alimentare. Tuttavia, se da un lato il mercato è in espansione, dall’altro esiste un’emergenza che rischia di rallentarne lo sviluppo: la mancanza di personale specializzato.
“Abbiamo bisogno di manodopera. L’era di Mastro Geppetto è finita: oggi saper costruire bene è fondamentale. Artwood Academy, nel polo di Lentate sul Seveso, è un’eccellenza che aiuta in questa direzione.”
Artwood Academy forma ogni anno circa 100 studenti, ma la domanda di personale è di gran lunga superiore: le aziende necessiterebbero di almeno quattro volte tanto. Complessivamente, il comparto del legno-arredo ha bisogno di 35.000 nuovi addetti, mentre in tutta Italia le scuole tecniche ne formano solo 6.000-7.000.
Ma perché i giovani non si avvicinano a questa professione? Secondo Feltrin, il problema è lo stereotipo che molte famiglie hanno sul lavoro in fabbrica:
“Bisogna far entrare i genitori nelle aziende per mostrare loro che le realtà produttive di oggi sono molto diverse da quelle di un tempo.”
Oltre alla questione culturale, c’è anche il tema del passaggio generazionale: molte imprese storiche faticano a trovare successori, mettendo a rischio competenze e tradizioni artigianali.
Un altro elemento cruciale per il futuro del comparto è la sostenibilità, sempre più richiesta dal mercato e dai consumatori più giovani:
“Per le nuove generazioni, la sostenibilità non è una bandierina, ma uno stile di vita. Il Salone del Mobile ha chiesto agli espositori di essere coerenti su questo aspetto.”
Le aziende devono affrontare anche l’incertezza legata ai dazi e alle nuove regolamentazioni internazionali, che potrebbero cambiare le dinamiche del commercio del made in Italy.
Nonostante le difficoltà, il settore ha ancora enormi potenzialità, grazie alla qualità della produzione e alla capacità di innovare.
“Siamo bravi in quello che facciamo, ma formazione e passaggio generazionale potrebbero diventare ostacoli. Le aziende devono innovarsi e la scuola deve rafforzare la formazione.”
In questo scenario, realtà come Artwood Academy giocano un ruolo strategico, formando i professionisti del futuro e contribuendo a mantenere la Brianza ai vertici del settore legno-arredo.
Il Salone del Mobile, definito da Feltrin come il “Premio Oscar del design”, sarà l’occasione perfetta per dimostrare ancora una volta al mondo il valore di questo territorio.
Fonte articolo: “Il Giorno” 12 febbraio 2025
Clicca sui documenti per scaricarli: