Terminata la maturità, molti ragazzi si trovano davanti a una domanda cruciale: e adesso? Non tutti si sentono pronti o motivati a intraprendere un percorso universitario teorico e lungo, mentre altri cercano un’alternativa più concreta, che possa portarli rapidamente a un’occupazione.
In questo scenario, i percorsi ITS (Istituti Tecnici Superiori) rappresentano una soluzione efficace e strategica: formazione di alto livello, durata contenuta (1 o 2 anni) e un forte legame con il mondo del lavoro.
Ma quale ITS scegliere dopo il diploma? Questa guida vuole aiutare studenti e famiglie a rispondere a questa domanda con maggiore consapevolezza.
Gli ITS sono percorsi di formazione terziaria nati per colmare il divario tra scuola e lavoro. Sono pensati per fornire competenze tecniche, pratiche e specialistiche richieste dalle aziende, con un tasso di occupazione che, secondo il Monitoraggio INDIRE del Ministero dell’Istruzione, supera l’80% entro un anno dal diploma.
A differenza dell’università, gli ITS sono orientati al fare: si lavora su progetti, si sperimentano macchinari, si partecipa a stage in azienda. Ideali per chi ha voglia di imparare un mestiere di valore, entrando da subito in contatto con il contesto produttivo italiano.
La prima domanda da porsi è: cosa mi piace fare? Se ami progettare, costruire, usare le mani o la tecnologia, potresti indirizzarti verso percorsi legati al design, alla produzione, alla manifattura digitale o all’artigianato evoluto.
Scegliere un ITS significa anche guardare al futuro. È fondamentale capire quali settori sono in crescita e quali cercano nuovi professionisti. Il settore legno-arredo, ad esempio, è uno dei più solidi in Italia, soprattutto in territori come la Brianza, dove la richiesta di figure tecniche specializzate è costante e concreta.
Un ITS di qualità si riconosce anche dagli spazi di formazione: laboratori moderni, macchinari all’avanguardia, docenti provenienti dal mondo del lavoro. La possibilità di imparare sul campo, con strumenti veri, fa la differenza.
Un ITS non deve essere una bolla scolastica, ma un ponte diretto verso il mondo produttivo. Cerca quindi strutture che abbiano collaborazioni consolidate con le imprese, che offrano stage, visite, progetti condivisi.
Le testimonianze di ex studenti sono preziose: leggi le storie di chi ha già scelto un ITS, guarda dove lavorano oggi, che percorso hanno fatto. Questo ti darà un’idea realistica di ciò che potresti diventare.
Nel cuore della Brianza, culla del design e dell’arredo made in Italy, nasce Artwood Academy, un centro di formazione professionale e alta specializzazione con percorsi ITS e IFTS pensati per chi vuole costruire il proprio futuro nel settore del legno, dell’arredo e della manifattura avanzata.
Non è solo una scuola, ma un luogo dove si respira il legame con le aziende del territorio e si coltivano talenti che uniscono artigianalità, tecnologia e creatività. Tra i punti di forza:
Tutto questo permette agli studenti di acquisire competenze reali, pronte per essere spese in azienda il giorno dopo il diploma.
Molti genitori tendono a immaginare l’università come unica strada per il successo. Ma oggi il mondo del lavoro richiede competenze tecniche, pratiche, mirate. Un ITS come Artwood Academy può rappresentare un’opportunità solida e concreta per ragazzi con forti attitudini pratiche o creative.
Non si tratta di una “scelta di serie B”, ma di una via alternativa, professionalizzante e con ottimi sbocchi occupazionali. E con un grande vantaggio: formare giovani subito pronti a lavorare in settori che cercano manodopera qualificata.
Scegliere un ITS dopo il diploma significa investire su sé stessi, sul proprio talento e sulle proprie inclinazioni. Significa formarsi per entrare in maniera attiva e qualificata nel mondo del lavoro.
Se hai passione per la progettazione, il design, i materiali, il “saper fare” italiano, e vuoi un futuro concreto in un settore in crescita, allora potresti aver già trovato la risposta a quale ITS scegliere dopo il diploma.
Hai ancora dubbi o vuoi visitare una struttura di eccellenza? La Brianza è più vicina di quanto pensi. E forse anche il tuo futuro lo è.
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